La riforma della scuola diventa legge, nuovi giudizi nella scuola Primaria e maggiore peso per il voto in condotta alla Secondaria. 

Negli ultimi anni, il dibattito sulla riforma dei voti nella scuola primaria e secondaria ha assunto un ruolo centrale nel panorama educativo italiano. Con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’istruzione e rispondere alle esigenze di un mondo in continua evoluzione, si è avvertita l’urgenza di ripensare il sistema di valutazione tradizionale.

quali sono le novità?

La riforma introduce importanti novità. Cambiano innanzitutto i criteri di valutazione per gli alunni della scuola primaria. Il voto in condotta acquisirà un peso più significativo durante gli scrutini finali.

le novità significative per la scuola primarie e secondaria sono:

Maggiore integrazione tra le diverse materie, promuovendo un approccio olistico all’apprendimento.

Valutazione e Giudizi Sintetici:Sostituzione dei voti numerici, soprattutto nella scuola primaria, con giudizi descrittivi che valutano le competenze e il progresso degli studenti in modo più qualitativo.

Maggiore integrazione delle tecnologie digitali nel processo educativo, con l’adozione di strumenti digitali e risorse online.

Potenziamento delle competenze per la didattica a distanza, facilitato anche dall’esperienza acquisita durante la pandemia.

Potenziamento dei servizi di orientamento per aiutare gli studenti a scegliere percorsi scolastici e professionali più adatti alle loro aspirazioni e capacità.

il voto in condotta

Il voto in condotta riflette il comportamento, la partecipazione e il rispetto delle regole all’interno dell’ambiente scolastico. È un modo per valutare non solo le performance accademiche, ma anche le competenze relazionali e sociali.

Nelle classi della scuola secondaria, un voto in condotta insufficiente può influire sulla decisione di promuovere o meno uno studente.

Con la nuova riforma, il voto in condotta sarà determinante: un 5 comporterà la bocciatura, mentre un 6 sospenderà il giudizio fino a giugno, con la possibilità di essere rivalutati a settembre tramite un elaborato su cittadinanza e costituzione. In caso di mancata consegna o valutazione insufficiente, lo studente dovrà ripetere l’anno. Anche gli alunni con ottimi voti, ma condotta inferiore al 9, non potranno ottenere il massimo dei crediti per l’esame di Maturità.

punizioni e sospensioni

Il comportamento degli studenti avrà un peso maggiore nella valutazione complessiva e nell’ammissione agli esami di Stato

punizioni:

Le punizioni sono misure che possono includere ammonimenti, lavori socialmente utili, o la perdita di privilegi (come partecipare a uscite scolastiche).

L’intento è educativo, volto a correggere un comportamento negativo e a stimolare la riflessione sulle azioni dello studente.

Le punizioni possono essere applicate immediatamente e non comportano l’allontanamento dalla classe o dalla scuola. Possono essere utilizzate in situazioni di minore gravità.

sospensioni:

Le sospensioni comportano l’allontanamento temporaneo dello studente dalla scuola, che può variare da pochi giorni a diverse settimane, a seconda della gravità della situazione.

Questo provvedimento è più severo e serve a proteggere l’ambiente scolastico e a garantire la sicurezza di tutti. È spesso utilizzato per comportamenti gravi, come violenze o atti di bullismo.

Le sospensioni richiedono una procedura più formale, spesso con l’informazione delle famiglie e la possibilità di un colloquio per discutere le circostanze.

Negli ultimi anni, c’è stata una crescente attenzione verso approcci disciplinari più costruttivi, che puntano a educare piuttosto che punire. Molte scuole stanno esplorando alternative alle punizioni e alle sospensioni.

Approcci che cercano di riparare il danno causato dal comportamento, coinvolgendo tutti gli attori interessati.

Fornire supporto e consulenza per affrontare le cause sottostanti del comportamento problematico.

reati contro il personale scolastico.

Gli atti di violenza nei confronti del personale scolastico sono perseguibili penalmente. Le sanzioni possono variare da multe a pene detentive, a seconda della gravità dell’aggressione.

Minacciare un docente o un altro membro del personale può comportare sanzioni penali, incluse pene detentive. Anche le molestie possono essere perseguite, e le vittime possono richiedere misure di protezione

Insulti o diffamazioni verso il personale scolastico possono portare a sanzioni civili o penali, a seconda del caso.

La nuova legge introduce sanzioni pecuniarie per gli studenti che commettono reati contro il personale scolastico, con multe che vanno da 500 a 10mila euro. In caso di minori, la responsabilità ricade sulla famiglia. Oltre al risarcimento per eventuali danni, queste somme saranno versate come riparazione pecuniaria all’istituzione scolastica colpita