Tantissime mamme si ritrovano, nei mesi estivi, ad affrontare il passaggio dal pannolino al vasino.
Questa fase molto delicata della crescita può essere affrontata con calma e senza difficoltà, esattamente come altre fasi della vita dei piccoli, ad esempio
dormire da soli nella propria cameretta o imparare a mangiare e vestirsi in autonomia. Tutte piccole abitudini che piano piano renderanno sempre più
indipendenti e sicuri di sé i vostri figli.
A quale età iniziare ad usare il vasino?
L’educazione di un bambino all’uso del vasino non ha una regola precisa: ogni bambino è diverso e per questo il passaggio dal pannolino al vasino può
avvenire in diversi anni.
Da genitori è importante, quindi, osservare bene il bambino per capire quando è pronto ad affrontare questo cambiamento in serenità.
Ci sono alcuni segnali che potete notare nei bambini piccoli utili per intuire quando iniziare la nuova esperienza,
fornendo sempre tutto il supporto e l’aiuto che di cui c’è bisogno in una fase delicata come quella dell’infanzia.
Per prima cosa, intanto, può essere una buona idea iniziare a comprare il vasino:
potete scegliere tra diverse misure di vasini a seconda dell’età di vostro figlio.
Anche la forma dei vasini cambia: alcuni sono molto semplici, altri possono essere abbelliti con forme di animali che li rendono più simpatici e possono
invogliare maggiormente il bambino a interagire con il nuovo oggetto. Potete quindi iniziare a far giocare il bambino col vasino, fino a quando non avrà
preso confidenza.
Fatto questo primo passo, potete iniziare a osservare alcuni segnali del bambino che possono essere buoni indicatori.
Per esempio, se quando il bimbo sente lo stimolo della cacca o della pipì manifesta la tendenza ad allontanarsi dagli altri pur avendo il pannolino,
potrebbe voler dire che è pronto per questo passaggio. Un altro indicatore è il linguaggio: quando il bambino piccolo impara la terminologia con cui
indicare i propri bisogni, vorrà dire che si sentirà a suo agio con il suo corpo e con ciò che produce.
Inoltre, è importante fare attenzione al suo comportamento durante il riposino pomeridiano e durante la notte,
in particolare nel caso in cui dopo il sonno il pannolino è bagnato o asciutto.
Se il pannolino risulta pulito, avrete un grande indizio sul fatto che il bambino ha il controllo sulla propria vescica,
quindi potrebbe essere il momento giusto per procedere con il passaggio al vasino.
In ogni caso, è meglio evitare di forzare i vostri figli ad affrontare il processo se ancora non sono pronti e si rifiutano di utilizzare il vasino.
Imporre nuove abitudini prima del tempo può essere uno dei motivi per cui i bambini hanno poi difficoltà a impararle e farle proprie,
perché non sono più parte di un processo naturale ma vengono vissute con disagio e insoddisfazione e, di conseguenza, possono diventare un problema.
Sempre meglio armarsi di pazienza e accompagnare gradualmente i bambini nel passaggio senza fare troppe pressioni.
Educarli al vasino: Perché è importante
Durante il periodo di crescita di bambini e bambine, il passaggio al vasino è un evento importante per vari motivi.
Per prima cosa è uno dei primi momenti che rendono un figlio più indipendente dai genitori: fin dalla nascita e nei primi mesi di vita,
il bambino è totalmente dipendente dalla famiglia, a partire dalla pappa e dal cambio del pannolino.
Come è importante stimolare i bambini man mano che diventano grandi a imparare a mangiare da soli,
vestirsi e acquisire sempre maggiore autonomia, anche eliminare il pannolino e abituarsi al vasino rientra nella sfera delle capacità che,
una volta acquisite, rendono i bimbi più sicuri di sé.
Questo li spingerà in maniera graduale a crescere in modo indipendente dagli adulti, staccandosi pian piano dalla dipendenza con la famiglia,
che rimarrà sempre un punto di riferimento e una fonte di sicurezza, ma che non sarà più l’unico luogo in cui faranno esperienza del mondo.
Questa fase, inoltre, è importante perché è uno dei primi passi nella crescita del bambino, che inizierà così a voler imitare gli adulti,
dall’andare in bagno al mangiare da solo, vestirsi, prepararsi per andare a scuola. Il bambino di solito prende i genitori come modelli da imitare e,
vedendo che loro vanno al wc a fare i bisogni, potrebbe sentirsi spronato a fare la stessa cosa per dimostrare di essere in grado di fare il bimbo grande.
È importante in questa fase, in cui ovviamente possono capitare dei piccoli incidenti, non far vivere questi episodi come fallimenti.
Succederà molto probabilmente che il bambino bagni le mutandine o che magari, in un momento di concentrazione o durante la notte, non si accorga
dello stimolo. È compito genitoriale in questo caso cercare di normalizzare la situazione, senza arrabbiarsi o sgridare il bambino come se fosse una colpa.
Il passaggio richiede i suoi tempi e può insegnare anche ai bambini che per ottenere qualcosa ci vuole pazienza e dedizione.
Cercate, quindi, di non far scoraggiare il bambino quando per errore fa i bisogni prima di riuscire ad arrivare al vasino; provate invece a incoraggiarlo a
riprovare senza ansia e stress.
Come fare ad educarli al vasino?
Come abbiamo visto, uno dei buoni suggerimenti per far abituare il bambino al vasino è quello di sceglierne uno adatto come forma e dimensione.
Una cosa utile da fare, poi, può essere iniziare a mettere il vasino in casa per far abituare il bambino al nuovo oggetto e alla sua funzione.
Anche con i bambini piccoli è importante spiegare a cosa servono gli oggetti con parole semplici e concrete.
A questo punto potete far interagire il bambino con il vasino attraverso dei giocattoli, per simularne la funzione in modo che il bambino capisca anche
grazie all’esempio a cosa serve.
I giochi infatti sono sempre un elemento che viene in aiuto ai bambini per comprendere in maniera più facile il mondo che li circonda.
Anche i genitori possono aiutare i bambini facendo vedere loro stessi come si recano al wc quando ne hanno bisogno,
stimolando così i bambini a imitare il comportamento.
È importante anche fornire la giusta motivazione e l’incoraggiamento, esaltando i risultati dei bambini quando riescono a controllare lo stimolo e non
abbattendo il morale quando invece non riescono: potreste anche prevedere di fare un piccolo regalo o una concessione che faccia sentire grande il
bambino che è riuscito a utilizzare correttamente il vasino per le prime volte.
È normale in una prima fase avere momenti altalenanti e i bambini è bene che si sentano liberi di sbagliare e di poter riprovare senza pressione.
Pian piano, il bambino passerà quindi al vasino e poi al wc: anche in questa fase ci sono alcuni metodi per rendere più facile il passaggio,
per esempio aiutando il bambino con delle pedane o uno sgabello su cui appoggiare i piedi per arrivare meglio all’altezza della tazza.
Per agevolare il bambino al passaggio dal pannolino al vasino ci sono alcune idee che potete provare.
Per esempio, un buon metodo può essere quello di programmare delle ore al giorno dedicate a questa attività,
così che il bambino si adegui gradualmente, fino a quando utilizzare il vasino diventerà un’abitudine.
In questa fase, una buona pratica è quella di trovare un abbigliamento pratico allo scopo, ovvero evitare di far indossare ai bambini pantaloni stretti o
difficili da togliere, perché se il bambino avrà fretta di andare sul vasino questo potrebbe essere un impedimento, e quando sarete riusciti a liberare il
bambino dagli indumenti potrebbe essere tardi. Inoltre, con un abbigliamento meno costringente il bambino si sentirà anche più stimolato a rilasciare la
vescica: invitatelo a sedersi per qualche minuto sul vasino e, quando sarà seduto, fatelo concentrare sullo stimolo fino a quando non inizierà a controllarlo.
All’inizio potete far vedere dei libri o dei giochi al piccolo mentre è seduto sul vasino, per far passare meglio il tempo senza che si senta a disagio.
In questo modo prenderà confidenza più facilmente con la nuova sensazione di libertà e avrà meno vergogna nel lasciarsi andare.
Una buona pratica che è bene insegnare subito ai bambini è l’igiene: quando i bambini avranno fatto i loro bisogni,
aiutateli a pulirsi bene e insegnate loro come possono farlo da soli, così che quando saranno fuori da casa sapranno gestire il proprio corpo in
autonomia. È consigliabile anche abituarli da subito alla pulizia delle mani, evitando le salviette, che possono essere più pratiche fuori casa ma che non
regalano la stessa igiene di acqua e sapone.
“Come raggiungere un traguardo? Senza fretta ma senza sosta.”