Zanzare e gravidanza: quali precauzioni prendere?
I repellenti da applicare sulla pelle
Partiamo dai prodotti da applicare sulla pelle, nelle varie formulazioni possibili: spray, salviettine, gel, lozione. Tra i principi attivi che si possono trovare più comunemente in questi prodotti troviamo
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il Deet (dietiltoluamide),
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l’icaridina (o picaridina),
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il PMD (paramatandiolo o Citrodiol, derivato da un estratto dell’eucalipto).
Altri prodotti, generalmente presentati come “naturali”, contengono oli essenziali con presunta attività repellente, per esempio
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oli di geranio,
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citronella,
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eucalipto,
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limone,
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tea tree,
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lavanda.
Molti di questi prodotti si possono utilizzare con tranquillità anche in gravidanza.
Per icaridina, PMD e soprattutto Deet – consigliato anche dai Centri il controllo delle malattie (CDC) di Atlanta e dall’associazione dei ginecologi ostetrici americani – è semaforo verde all’utilizzo in gravidanza.
Per quanto riguarda i prodotti naturali, tudi non ce ne sono, né su animali né sull’uomo.
Punture di zecca
Non sempre riusciamo ad accorgerci del morso della zecca perché questo insetto può anche restare per giorni attaccata sul corpo. Per questa ragione, dopo una passeggiata nel bosco o nel verde è bene osservare con attenzione tutto il corpo.
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Come riconoscere la puntura di zecca: in genere la puntura di zecca non provoca né dolore né prurito.
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I rimedi: se ci accorgiamo della presenza di una zecca dobbiamo rimuoverla utilizzando una pinza per staccarla senza schiacciarla. Dopodiché bisogna disinfettare la zona. Il morso passa spesso inosservato, perché non causa né dolore né prurito: una zecca può rimanere per giorni attaccata a succhiare il sangue del suo malcapitato ospite. Se scopriamo la presenza di una zecca sul corpo, dobbiamo assicurarci di essere coperti con la vaccinazione antitetanica e tenere sotto osservazione la zona colpita: se c’è stata la trasmissione della malattia di Lyme, comparirà un eritema a forma di anello che si allarga sempre di più e in questo caso bisogna rivolgersi subito al medico.
Cos’è la Malattia di Lyme
La malattia di Lyme (borreliosi) è una malattia infettiva causata da un batterio che viene trasmesso attraverso il morso di zecche infette. Il primo sintomo è il cosiddetto eritema migrante, un’eruzione cutanea di colore rosso che si espande sempre di più. E’ necessario intervenire tempestivamente per evitare che vengano coinvolti anche pelle, cuore, sistema nervoso, cervello, occhi ed articolazioni. La malattia di Lyme si cura efficacemente con gli antibiotici.
Puntura delle pulci
Le pulci sono parassiti comuni che colpiscono gli animali domestici, ma non solo, e che possono pungere anche l’uomo.
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Come riconoscere la puntura di pulce: si presenta come un piccolo pomfo rossastro e generalmente se ne trovano diverse in punti vicini. Non sono pericolose però se ci si gratta troppo possono causare infezioni sulla pelle.
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I rimedi: il modo migliore per intervenire è prevenire la presenza delle pulci in casa utilizzando appositi prodotti per cani e gatti.
Puntura di api, vespe e calabroni
La puntura di questi insetti di per sé non è pericolosa – anche se può essere molto dolorosa – ma può causare reazioni allergiche nei soggetti predisposti e in questi casi si deve intervenire subito.
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Come riconoscere la puntura: innanzitutto provoca un dolore intenso, seguito da prurito, arrossamento e gonfiore. Se l’ape ha lasciato il pungiglione conficcato nella pelle questo appare come un puntino nero. Vespe e calabroni, invece, non lasciano il pungiglione ma lo trattengono.
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I rimedi: se c’è ancora il pungiglione bisogna estrarlo con un ago sterile o una pinzetta. Per lenire il fastidio della puntura si può usare un impacco con ghiaccio e si può applicare una crema antistaminica, associata al paracetamolo in caso di dolore più forte. Andare subito al pronto soccorso in caso di difficoltà respiratorie, pallore, intensa sudorazione.
Puntura di tafano
Famoso come “mosca dei cavalli” il tafano colpisce ed infastidisce soprattutto nei mesi caldi.
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Come riconoscere la puntura di tafano: provoca bruciore immediato, con un prurito intenso, e la comparsa di un piccolo pomfo rossastro, con gonfiore e arrossamento e in qualche caso anche anche la produzione di pus.
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I rimedi: è importante provare ad alleviare il prurito perché grattandosi si può aprire la strada ad infezioni. Si possono, quindi, usare pomate antistaminiche e lenitive e impacchi con il ghiaccio.
Puntura di pappataci
Questi insetti sembrano zanzare biancastre ricoperte di peluria e pungono soprattutto di notte.
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I rimedi: la puntura provoca fastidio e prurito e possono essere veicolo di virus che provocano una forma non grave di febbre accompagnata da mal di testa e dolori muscolari, in questo caso è bene rivolgersi al pediatra.
Puntura di scorpione
Difficile incontrare nel nostro Paese il classico scorpione super velenoso che vediamo nei film, tuttavia esistono anche se, come spiega l’entomologoMoreno Dutto,
hanno un veleno blando, non paragonabile come tossicità a quello di scorpioni africani o americani
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Come riconoscere la puntura di scorpione: la puntura provoca dolore, gonfiore e arrossamento.
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I rimedi: innanzitutto, per ridurre il rischio di puntura, evitiamo di camminare a piedi nudi in luoghi a rischio e non infiliamo le mani sotto le pietre o nelle buche. Dopo la puntura possiamo applicare un po’ di ghiaccio avvolto in un panno, oppure assumere antidolorifici se prescritti dal medico. Se compaiono sintomi più gravi che possono far pensare ad una reazione allergica andare subito al pronto soccorso.
Puntura della cimice dei letti
Questi piccoli insetti possono colonizzare materassi, cuscini, tende, tappezzeria, ma anche muri e battiscopa.
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Come riconoscere la puntura di cimice dei letti: in genere colpiscono di notte e al risveglio possiamo trovare una fila di piccoli pomfi rossi che causano un intenso prurito.
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I rimedi: il medico probabilmente prescriverà cortisonici, antistaminici o disinfettanti per la pelle.
Punture di ragni
E’ vero, i ragni come gli scorpioni non sono insetti ma aracnidi. La loro puntura per non è simpatica e abbiamo deciso di inserirli in questa lista. Possono mordere e rilasciare sostanze digestive che causano un’infiammazione a livello locale.
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Come riconoscere la puntura di ragno: solitamente il ragno causa delle piccole ulcere con dolore e gonfiore.
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I rimedi: è importante tenere sotto osservazione l’evoluzione della puntura e contattare il medico laddove si presentino sintomi più seri.