Siamo Nel mese di Ottobre ed ormai (come accade a Dicembre, con il Natale), ci si organizza, grandi e piccini, per la festa di Halloween.

Abbiamo deciso di dedicare un pò di articoli a questa festa, le usanze, le origini, e cose divertenti da fare con i bambini.

Anche in Italia sempre più bambini vogliono travestirsi da strega o da zucca per andare a bussare alle porte delle case e porre la fatidica domanda: “Dolcetto o scherzetto?” Ma quali sono le origini di Halloween?

 

Trick or treat, “Dolcetto o scherzetto”, è appunto la frase di rito che accompagna le richieste dei bambini travestiti da mostri o da fantasmi che, la notte di Halloween, bussano alle porte del vicinato per farsi consegnare biscotti e dolciumi.

Questa usanza anglosassone, ma soprattutto americana, è arrivata anche in Italia e sempre più spesso ormai i nostri piccoli vogliono travestirsi da strega o da zucca per andare a rapinare di delizie i condomini.

 

 

Origini nelle popolazioni tribali

Questa festa si festeggia il 31 ottobre, alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti e deriva probabilmente da tempi antichissimi quando le popolazioni tribali dividevano l’anno in due parti in base alla transumanza del bestiame e, nel periodo fra ottobre e novembre, preparandosi la terra all’inverno, era necessario ricoverare gli animali in un luogo chiuso per proteggerli nella stagione fredda.

 

La festa celtica di Samhain

Secondo altre fonti, Halloween deriva dall’antica festa celtica di Samhain (“semina”), durante la quale le persone accendevano falò e indossavano costumi per scacciare i fantasmi. Nell’ottavo secolo, Papa Gregorio III designò il primo novembre come giorno per onorare tutti i santi; però, presto, fu il giorno di Ognissanti ad essere indicato per festeggiare anche alcune tradizioni legate a Samhain. Il giorno prima (31 ottobre) divenne noto come “All Hallows’ Eve”, e più tardi fu indicato come “Halloween”.

“All Hallows’ Eve” significa “Vigilia di tutti i santi”. “Hallow” è infatti un termine arcaico inglese che significa “santo”.

 

La festa di “Samhain

Halloween risale quindi all’antica festa celtica di “Samhain”. I Celti, vissuti 2000 anni fa, principalmente nella zona che ora comprende l’Irlanda, il Regno Unito e la Francia settentrionale, celebravano il nuovo anno il primo novembre. Questo giorno segnava la fine dell’estate, il raccolto e l’inizio del buio e freddo inverno, dunque un periodo dell’anno che era spesso associato alla morte.

In particolare, i Celti credevano che la notte prima del nuovo anno (31 ottobre) segnasse il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti e celebravano “Samhain”, credendo che i fantasmi dei morti tornassero sulla terra.

Per commemorare l’evento, i Celti costruivano enormi falò sacri, intorno ai quali si radunavano per bruciare raccolti e per offrire animali come sacrifici alle divinità celtiche. Durante la celebrazione, indossavano costumi particolari, in genere teste e pelli di animali, e si raccontavano storie.

Nel 43 d. C. , l’impero romano conquistò la maggior parte del territorio celtico. Nel corso dei 400 anni di governo romano sulle terre celtiche, due feste di origine romana si unirono alla tradizionale celebrazione celtica di “Samhain”. La prima fu “Feralia”, celebrata in un giorno di fine ottobre, durante la quale i romani commemoravano tradizionalmente i morti. La seconda fu invece quella dedicata a Pomona, la dea romana della frutta e degli alberi.

 

 

Il giorno di Ognissanti e il giorno di Halloween

Il 13 maggio 609 d. C. , papa Bonifacio IV dedicò il Pantheon a Roma a tutti i martiri cristiani e nella chiesa occidentale il 13 maggio divenne la festa cattolica di “Tutti i martiri”. Papa Gregorio III in seguito ampliò la festa per includere tutti i santi e tutti i martiri e spostò l’osservanza dal 13 maggio al primo novembre. Nel IX secolo il cristianesimo si diffuse definitivamente nelle terre celtiche, dove gradualmente si mescolò e soppiantò i riti celtici più antichi.

Nel 1000 d. C. , la chiesa cattolica stabilì che il 2 novembre fosse invece il “Giorno delle Anime”, un giorno per onorare i morti. Oggi si crede che la chiesa abbia tentato di sostituire la festa celtica dei morti con una festività correlata alla chiesa stessa.

Dunque, si iniziò a celebrare il giorno di Ognissanti in modo simile alla festa di “Samhain”, con grandi falò, sfilate e travestimenti in costume.

La celebrazione del giorno di Ognissanti fu chiamata “All-hallows” o “All-hallowmas” (dall’inglese antico “Alholowmesse” che significa Ognissanti) e la sera prima, quella del 31 ottobre, la tradizionale notte di “Samhain” nella religione celtica, iniziò ad essere chiamata “All-Hallows Eve” e, infine, Halloween.

Inoltre, nella seconda metà del diciannovesimo secolo, in America arrivarono molti immigrati dall’Europa. Questi nuovi immigrati, tra cui i milioni di irlandesi in fuga dalla carestia, contribuirono a rendere popolare la celebrazione di Halloween a livello nazionale.

Nel corso del tempo, Halloween (31 ottobre) è divenuto un giorno di festa nel quale si intagliano le zucche, i bimbi vanno in giro nel quartiere a chiedere “dolcetto o scherzetto” e le persone indossano costumi particolari.