Cosa fare a Ferragosto con i bambini

Ferragosto è la festa di metà estate, quel giorno in cui ci si appresta ad un giro di boa: passata questa giornata sembrerà di vivere su una giostra che gira sempre più veloce. Quando si scenderà si dovrà tornare in città per ricominciare gli impegni di tutti i giorni. Se prima di avere figli il 15 agosto significa soprattutto ozio in spiaggia e qualche gavettone (perché di amici goliardici uno è sempre circondato!), la svolta epocale avviene quando si diventa genitore.

Sì, perché poco importa di quello che volete voi adulti: dovete tenere conto delle esigenze dei pargoli se volete sopravvivere. Cosa fare allora in questa giornata di festa con i propri bambini? Chiariamo subito una cosa: i più piccoli tendono ad annoiarsi molto facilmente, quindi trascinarli ad una grigliata di soli adulti con rumore e musica da inquinamento acustico non è il caso. Meglio pensare a qualcosa che sia su misura per loro.

Tenendo presente che la parola d’ordine dovrebbe essere “divertimento”, ma anche “sicurezza”, quale meta migliore se non i parchi a tema? Nel nostro Paese ce ne sono di diversi, con attrazioni e intrattenimento adatti a tutte le età. Da Leolandia – con la Foresta di Masha e Orso – a Gardaland, passando per Mirabilandia – solo per citarne alcuni – avrete l’imbarazzo della scelta, senza dimenticare che stancherete per bene i vostri figli e forse potrete riposare un po’ dopo il brivido delle montagne russe.

Per chi invece preferisce qualcosa di meno movimentato, ma ugualmente coinvolgente, l’alternativa è il parco acquatico: si sa che i bimbi amano divertirsi lanciandosi giù dagli scivoli o semplicemente facendo il bagno in piscina.

Ideale per chi magari non ha la possibilità di spostarsi dalla città: non c’è bisogno del mare per divertirsi, quindi ci si può tuffare anche tra i grattacieli.

Si può poi pensare al periodo di vacanza per conoscere meglio il territorio in cui si vive o dove si è in villeggiatura, magari con una bella gita fuori porta in una città sconosciuta. Meglio poi se durante questa gita ci siano delle attività apposta per i bimbi, come una caccia al tesoro o un museo pensato anche per i più piccoli. Cercate su internet le proposte che più possano fare al caso vostro, ma pensiamo che i musei tattili, in cui è vietato non toccare, siano quelli che corrispondono maggiormente ad un’idea di divertimento.

Se invece avete la possibilità di trascorrere qualche giorno di vacanza senza spendere una fortuna cosa ne pensate di trascorrere il Ferragosto in un’agrifattoria? Si tratta di una via di mezzo tra un agriturismo e una fattoria didattica: qui i bambini possono imparare come si producono dei prodotti tipici, come ad esempio il formaggio, ed interagire con gli animali. Avete voglia di trascorrere il 15 agosto in campeggio ma in maniera speciale? Potreste fare il “glamping” ovvero un’idea di camping un po’ più glamour che si pratica sul Delta del Po: un’avventura particolare in mezzo alla natura per i più piccoli e per i più grandi una versione “2.0” con tante comodità del dormire in tenda. Infine, se volete invece un Ferragosto a portata di giochi e parchi avventura, meglio scegliere la Val Pusteria dove troverete diverse attività per i più piccoli, a partire dalle passeggiate all’aria aperta per correre e saltare.

Storia Ferragosto

Il Ferragosto è la festa più attesa dell’estate: ha origini nella storia dell’Antica Roma, poi intrecciate con la tradizione cattolica.

Il nome della festa di Ferragosto deriva dal latino feriae Augusti (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome il mese di agosto. Era un periodo di riposo e di festeggiamenti, istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C., che aveva origine dalla tradizione dei Consualia, feste che celebravano la fine dei lavori agricoli, dedicate a Conso, che, per i Romani, era il dio della terra e della fertilità.

In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Inoltre era usanza che, in questi giorni, i contadini facessero gli auguri ai proprietari dei terreni ricevendo in cambio una mancia. Anticamente, come festa pagana, era celebrata il 1° agosto. Ma i giorni di riposo (e di festa) erano in effetti molti di più: anche tutto il mese, con il giorno 13, in particolare, dedicato alla dea Diana.

DA FESTA PAGANA A FESTA CATTOLICA.

La ricorrenza fu assimilata dalla Chiesa Cattolica attorno al VII secolo, quando si iniziò a celebrare l’Assunzione di Maria, festività che fu poi fissata il 15 agosto. Il dogma dell’Assunzione (riconosciuto come tale solo nel 1950) stabilisce che la Vergine Maria sia stata assunta, cioè accolta, in cielo sia con l’anima sia con il corpo.