Bambini nati dopo il 2010 che hanno preso in mano prima uno smartphone o un tablet e dopo una penna.
Chi sono e come crescono, apprendono, vengono educati i bimbi dell’ultimissima generazione?

Hanno da pochi mesi a 9 anni. Sono nati dopo il 2010 e hanno toccato lo schermo di un tablet o di uno smartphone prima di una penna o di un foglio.
I più grandi di loro frequentano la quarta elementare, stanno sviluppando un’idea del mondo e della vita
e imparano prima a interagire con i device che a parlare.

 

Guardano la televisione e tra i loro cartoni animati preferiti ci sono : Peppa Pig, Masha e Orso, La scimmietta George, I Super Pigiamini, Paw Patrol, I Trolls…
Il loro intrattenimento maggiore, però, sono i video e i filmati di Youtube o la programmazione di Netflix,
di cui usufruiscono spesso da tablet.
Al giorno d’oggi la tecnologia è parte integrante della nostra vita lavorativa, sociale e domestica e i bambini sembrano avere una innata predisposizione per l’utilizzo dei dispositivi digitali.
Tuttavia noi genitori siamo alle prese con un’autentica rivoluzione alla perenne ricerca di un equilibrato compromesso per garantire un uso sicuro,
regolato e consapevole della tecnologia da parte dei nostri figli.
Un’indagine realizzata dal Centro per la Salute del Bambino ha scoperto che il 38% dei bambini con meno di 2 anni ha già utilizzato un dispositivo mobile per giocare o guardare un video;
il 63% dei bambini fino agli 8 anni utilizza i device dei genitori, mentre a 8 anni questa percentuale sale fino al 72%. I contenuti preferiti sono soprattutto i videogiochi.
QUALI SONO I RISCHI?
Secondo gli esperti il problema non è tanto la quantità del tempo che i bambini trascorrono davanti allo schermo, quanto la qualità e la tipologia di contenuti.
Molto spesso non esiste alcuna supervisione da parte dei genitori, che sono in gran parte impreparati, e i bambini hanno libero accesso, in completa solitudine, a contenuti,
videogiochi e video del tutto inadatti alla loro età.
Tuttavia c’è anche qualche voce contraria. Alcune società pediatriche, come l’American Academy of Pediatrics e la Canadian Society of Pediatrics,
ad esempio raccomandano di non dare dispositivi digitali in mano ai bambini fino a 2 anni e poi di aumentare gradualmente la durata dell’utilizzo senza mai superare le due ore al giorno,
per i ragazzini più grandi.

     Gli effetti negativi della tecnologia sui bambini

Secondo una ricerca Americana i bambini con meno di due anni sanno perfettamente come far funzionare un tablet e, il 38% mostra una innata capacità di utilizzo di questi dispositivi.
Sono i bimbi di questa generazione, immersi in un mondo tecnologico ed iper-connesso sin dalla nascita.

Come capire se l’utilizzo dei device sta diventando allarmante?

Gli esperti consigliano ai genitori di porsi 4 domande:
  • In famiglia il tempo passato davanti ai dispositivi tecnologici è sotto controllo?
  • Esso interferisce con le attività famigliari?
  • L’uso dei device interferisce con il sonno?
  • Siete in grado di controllare lo stimolo a mangiare mentre usate i dispositivi?
Con queste domande saremo in grado di capire se l’uso dei dispositivi digitali non stia interferendo con il sonno,
l’alimentazione, la normale vita sociale e scolastica di nostro figlio e se non si stia trasformando in una vera e propria dipendenza.
In conclusione va detto che la tecnologia ha migliorato moltissime cose ma sembra abbastanza incompatibile con i bambini, e troppi pareri discordanti.
I nostri bimbi dovrebbero stare all’aria aperta, avere interesse per attività sportive ed anche fare attività manuali.
In un precedente articolo, abbiamo parlato dell’importanza dei lavoretti e delle attività manuali.
Questa infatti è la Mission di Compagnia delle Fate, che forma le proprie Fatine affinché stimolino la fantasia e la creatività di tutti i nostri bambini.