In previsione di una gravidanza, è necessario che le donne siano protette nei confronti di morbillo-parotite-rosolia (MPR) e della varicella. In particolare quest’ultima, contratta nel primo trimestre, può avere conseguenze molto gravi sia per il nascituro che per la salute della mamma.

Secondo quelle che sono le linee guida del Ministero della Salute per le donne in cerca di una gravidanza, le vaccinazioni consigliate in vista del concepimento sono in particolare quelle contro morbillo-parotite-rosolia e la vaccinazione contro la varicella.

Si tratta, infatti, di vaccini che non possono essere eseguiti durante la gestazione e che proteggono la mamma e il bambino dalle conseguenze gravi che le malattie potrebbero avere se contratte in gravidanza.

Vaccinazione anti morbillo-parotite-rosolia (MPR)

Tra le vaccinazioni consigliate per le donne in cerca di una gravidanza, sicuramente il vaccino anti morbillo-parotite-rosolia, malattie piuttosto diffuse e non ancora debellate del tutto per mancanza di una copertura vaccinale totale a livello mondiale.
Il morbillo, infatti, se contratto in gravidanza è associato a un maggior rischio di complicanze (in particolare
polmonite) e mortalità materne rispetto all’atteso.
Alcuni studi hanno, inoltre, riscontrato un rischi aumentato di aborto spontaneo, morte intrauterina, parto pretermine; tale rischio sembra essere più elevato in caso di infezione nel primo e secondo trimestre di gravidanza. L’infezione in prossimità del parto può aumentare il rischio di morbillo neonatale, condizione gravata da una significativa mortalità.
Per quanto riguarda la rosolia, invece, è solitamente una patologia benigna che presenta raramente complicanze. Diventa, però, pericolosa durante la gravidanza, soprattutto se la madre contrae l’infezione nel primo trimestre: infatti, più precoce è l’infezione, maggiore è il rischio di danno embrio-fetale(intorno al 90%). La rosolia, in questi casi, può essere responsabile di serie conseguenze nel prodotto del concepimento, quali aborto spontaneo, morte intrauterina del feto, gravi malformazioni fetali (difetti
della vista, sordità, anomalie cardiache e ritardo di acquisizione delle tappe dello sviluppo…).
La parotite è un’infezione lieve nel bambino, mentre nell’adulto sono frequenti le complicanze quali encefalite, meningite, pancreatite e danni all’udito. Se contratta durante le prime 12 settimane di gravidanza è associata a un’alta percentuale di aborto spontaneo (25%), ma non comporta il rischio di malformazioni nel feto.

Vaccinazione anti-varicella

La varicella provoca nell’adulto, particolarmente nella donna incinta, complicanze molto più frequenti che nel bambino, quali polmonite, superinfezioni batteriche, meningite o encefalite; inoltre, durante la prima metà della gravidanza, potrebbe causare malformazioni congenite con gravi lesioni della pelle, delle ossa, degli occhi e del cervello. Pertanto, in soggetti anamnesticamente negativi per la malattia mai vaccinati in precedenza, è opportuno utilizzare tutte le occasioni possibili per offrire attivamente la vaccinazione contro la varicella.